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Lui & Lei

La parrucchiera


di sociopatico
08.03.2022    |    913    |    0 9.0
"- Perché non ti stendi che ti faccio un massaggio alle gambe stanche? - Lo sapevo che eri un Uomo Si toglie il camice e si stende sul divano, lui si..."
- Denis ma perché vai dalla parrucchiera invece che dal barbiere?
- È un’amica di mia madre e ci fa lo sconto
- Una bella donna
- Si ….
- Ti tocca pagare in natura – risata
- ….
- Davvero te la sei fatta?
- Mhmmm
- Che stronzo, almeno racconta
- Manco morto e non fiatare che se lo venisse a sapere mia madre sono morto
- Potrei andare pure io a farmi tagliare i capelli? – risata
- Basta che non apri bocca in giro
- Andata

Passa qualche giorno e Stefano decide di passare a trovare l’avvenente parrucchiera.

- Buongiorno Signora
- Buongiorno caro
- Taglia i capelli anche ai maschi ?
- Certamente ma oggi sono già piena fino a tardi
- Potrei venire all’ora di chiusura se per lei va bene
- Vieni alle 19.30
- A più tardi

E’ davvero una bella donna, una quarantina d’anni, curata, seno prosperoso, gambe toniche, sedere ancora bello sodo, capelli cotonati come voleva la moda anni ’80, si chiama Mirella come il suo negozio, dicono sia vedova.

Stefano attende che l’ultima cliente sia uscita dal negozio ed entra.

- Buonasera Signora
- Chiamami Mirella che mi fai sentire più vecchia di quello che già sono
- Era un segno di rispetto, lei non è per nulla vecchia, tutt’altro
- Come no, a quest’ora poi sono esausta dopo una giornata in piedi
- Capisco ma resta comunque una bella donna
- Siediti che ti lavo i capelli adulatore

Acqua calda, shampoo e le sue mani che carezzano la testa, piacevole, seduto sulla sedia i seni di lei sono proprio ad altezza faccia, se ne intravede una bella porzione.

Mentre taglia chiacchera, si informa dei suoi studi, di chi è figlio, se ha la ragazza, se vuole andare all’università e altre cose, si accorge anche che scruta nella scollatura e le osserva il sedere, del resto è pieno di specchi.

- C’è un altro ragazzo che frequenta la tua scuola che viene a farsi i capelli, lo conosci per caso? Si chiama Denis?
- Lo conosco ma non bene
- Dimmi la verità, ti ha consigliato lui di venire qui?
- No
- Sicuro
- ….

Intanto gli accarezza i capelli, indugia sul collo e quando si mette di lato le sue tette lo sfiorano fino a toccarlo, non ci fosse la mantellina a coprire si vedrebbe un pacco bello gonfio.

- Fatto, ti vanno bene?
- Si perfetto
- Ti metto il gel
- Il tocco femminile

Si alza e va alla cassa, paga.

- È stato un piacere Mirella, scusi se le ho fatto fare tardi
- Non importa ci sono abituata, ora mi fumo una sigaretta e poi a casa
- Posso offrirle una delle mie per ringraziarla
- Perché no

Fuori ormai è buio, passano poche auto, le accende la sigaretta, lei allunga una mano e gli sistema i capelli.

- Sei proprio un bel ragazzo
- Un complimento da lei è davvero gradito
- Avrai la fila di ragazze, che te ne fai dei complimenti di una vecchia ? – risata
- Perché credo che i suoi siano sinceri
- Sembri molto maturo per la tua età e i tuoi occhi scuri sono tristi anche quando sorridi, certe cose una donna le sente

Mirella gli accarezza una guancia, Stefano pianta i suoi occhi in quelli di lei.

- Anche i suoi non brillano quando sorride

Lei gli prende una mano, lo attira dolcemente, poi si ferma.

- Perché non passi domani in pausa pranzo?
- Lo farò
- E dammi del tu
- Okay Mirella
- Fila a casa prima che mi penta di lasciarti andare
- Non voglio andare a casa
- Allora rientriamo

Chiude la porta del negozio a chiave e afferrandolo per mano lo conduce nel retrobottega, scaffali pieni di prodotti, attrezzi per la pulizia, una porticina che lascia intravedere un minuscolo bagno, sul fondo un divanetto.

Spegne quasi completamente le luci e infine lo bacia alzandosi in punta di piedi, Stefano ricambia e le accarezza i capelli vaporosi.

- Perché non ti stendi che ti faccio un massaggio alle gambe stanche?
- Lo sapevo che eri un Uomo

Si toglie il camice e si stende sul divano, lui si inginocchia e le prende le gambe, toglie le scarpe e inizia un leggero massaggio a salire, Mirella rovescia la testa indietro e scarica la tensione, almeno per il momento.

Stefano sale infilando le mani sotto la gonna, Mirella non si fa pregare e slaccia la gonna che lui sfila dal basso, si toglie la camicetta, il massaggio diventa più audace, via pure il reggiseno, le mutandine resistono ancora per poco, la fica è curata per gli standard dell’epoca.

Mirella apre le gambe e con una leggera pressione delle mani sul capo di lui lo indirizza al suo sesso, inizia a leccarla, Mirella gli affonda la faccia senza tante cerimonie, è già molto eccitata, Stefano infila un dito, poi due e continua a baciare e leccare il clitoride, non ci vuole molto perché Mirella abbia il suo primo orgasmo.

Qualche momento per riprendersi.

- Adesso lascia fare a me

Lo spoglia con calma e inizia un pompino come solo una donna di quell’età è in grado di fare, baci, leccate e lunghi affondi, la malizia di portare Stefano come sulle montagne russe, lui è al massimo dell’eccitazione ma Mirella sa bene come dosare il tocco.

Lo fa sedere sul divano e con mosse esperte si infila il cazzo e gli mette i capezzoli all’altezza giusta, Stefano lecca avidamente mentre lei lo cavalca con calma, si strofina il sesso, aumenta la cavalcata perché sente arrivare un altro orgasmo e lascia che Stefano abbia il suo.

Si sfila e gli ripulisce il cazzo da sperma e umori leccandolo mentre con una mano gli accarezza le palle e inizia a segarlo, Stefano non ha perso vigore, lei sale sul divanetto dandogli le spalle e accompagna nuovamente il cazzo nella fica.

Stefano le prende le chiappe a piene mani stringendole forte

- La pecorina esige lo schiaffo sul culo – sorriso malizioso

Stefano esegue prima con dolcezza e poi incitato da Mirella con più forza, adesso la scopa con decisione, i colpi prendono un ritmo costante, il rumore sulle natiche amplifica l’eccitazione ma Mirella non ha intenzione di finirla così.

Si sfila e si mette frontalmente sul divano a gambe aperte e nuovamente accompagna quel cazzo nella sua fica, lo guarda negli occhi e gli chiede di farla godere ancora, lo accompagna dettando il ritmo con le mani sul sedere di lui, prima al passo, poi al trotto e infine al galoppo per l’orgasmo finale quasi all’unisono.

Mirella si accoccola tra le braccia di lui bisognosa di affetto per qualche minuto, poi si sistemano alla meglio, si vestono in silenzio.

- Ora vai e non farti più vedere
- Ma perché?
- Perché sei speciale, potrei innamorarmi di te e mi farebbe un gran male, tu non puoi sapere cosa vuol dire amare
- Lo so eccome, purtroppo
- Fai come ti dico, non potrei sopportarlo
- Già …

La bacia con tenerezza, esce dal negozio, la porta si chiude alle sue spalle, ancora una volta le lacrime rigano il suo volto … perdonami.





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